Ciao a tutti!
Mi chiamo Namby, mi sono laureato in infermieristica alla fine dell’anno scorso e da sei mesi lavoro nel dispensario della comunità di Ambalakilonga.
Durante la settimana mi alterno nei turni con una mia collega, mentre il sabato collaboro insieme con lei ed a una dottoressa.
Mi piacciono il mio lavoro e la mia città, anche se qui in Madagascar la situazione è molto critica. I medici scioperano spesso lasciando i pazienti senza nessuna assistenza, anche i casi molto gravi condannandoli così a una morte sicura.
Inoltre nei villaggi non sono presenti delle strutture adeguate e sono poche le persone che hanno la possibilità di arrivare in città dopo aver percorso chilometri e chilometri a piedi per curarsi o anche solo per ricevere una medicina.
Nella maggior parte sono i paramedici come me che fanno le consultazioni mediche, prescrivono, consegnano farmaci e si spostano per visitare anche i malati delle campagne.
Nel nostro dispensario offriamo assistenza a tutti i malati, ai bambini distribuendo i vaccini, alle donne incinte preparandole con i corsi preparto, ai lavoratori, agli insegnati, agli studenti, ai ragazzi della comunità e alle persone dei villaggi vicini.
Per me è una grande soddisfazione ricevere anche un solo sorriso alla fine della giornata.
Nella comunità si respira un’aria fresca, perché ci sono molti giovani che studiano, ma anche altri che già lavorano come me.
Ambalakilonga mi ha dato una grande opportunità permettendomi di lavorare terminato lo stage accrescendo le mie conoscenze giorno dopo giorno.
Lavoro a contatto con le persone povere e le loro condizioni a volte sono molto gravi.
Una mattina è arrivata una mamma preoccupata, perché il suo bimbo di otto mesi non si svegliava, in realtà non si era accorta che il piccolino era già morto nella notte.
Affrontare queste situazioni non è facile, ma amo ciò che faccio e sono contento nel mio piccolo di dare una mano a chi ne ha bisogno.
Un saluto
Namby
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