Bene, vorrei descrivere l’avventura che ho vissuto in carovana.
Io mi sono unito al gruppo un poco dopo, esattamente 5 giorni dopo.
Avevo degli impegni all’ università per questo, già dal mese prima della partenza, ho comunicato che non sarei andato, ma sapevo che in fondo quella dell’università era una scusa per non andare. Poi, forse perché era nel mio destino, e sotto consiglio dei miei educatori che mi hanno sempre detto che dovevo andare, alla fine sono andato.
Arrivato, ho cominciato a chiedermi cosa facessi lì e se veramente quello era il mio posto, ma ormai ero salito sulla bicicletta, non rimaneva che imparare a pedalare.
Prima di arrivare non sapevo realmente che significato dare alla carovana, non sapevo cosa mi aspettasse. Sicuramente, grazie a questa esperienza, ho imparato a un po’ di più a condividere con il gruppo e ho conosciuto meglio i miei compagni.
Inoltre ho sperimentato emozioni que avevo già provato, ma non in così poco tempo e così tante tutte concentrate.
Stupidaggini, come sempre, ne ho commesse, la carovana non ha fatto eccezioni, sennò non sarei stato io!
Questa avventura mi ha fatto riflettere su molte cose che portavo con me da molto tempo, non sono pentito di quello che ho vissuto in carovana, credo che se non fossi partito alla scoperta del nord dell’Honduras forse in questo momento non sarei qui, era da un po’ che pensavo di andare via dalla casa e affrontare le mie paure.
La carovana mi è servita per capire che ho ancora tanta strada da fare per diventare la persona che desidero, che devo fare di più di quello che ho fatto fino a questo momento.
Ho imparato ad avere più fiducia in me stesso, a dire quello che penso.
Credo che dalla carovana sono tornato più forte, grazie anche ai consigli dei mie educatori Nico, Roberto e Vittorio.
Ho imparato a valorizzare quello che abbiamo, che sia poco o tanto, però è nostro e perché prima di oggi siamo stati in posti che nemmeno lontanamente si avvicinano a Casa Juan Pablo II.
Ho imparato a relazionarmi, ho stretto buone amicizie che mi hanno riempito di allegria e anche di tristezza, perché è triste affezionarsi a persone che sai che andranno via, ma anche questo in qualche modo ti fortifica.
Alla fine, così come da principio tanto era forte il desiderio di non andare, così, allo stesso modo, è stato forte il mio approfittare di questa esperienza per vivere tante cose che rimarranno impresse nella mia mente e che mi serviranno per il mio futuro.
Credo che la carovana sia stata la migliore esperienza che ho vissuto nel corso del mio programma.
Adesso attendo con ansia l’esperienza del teatro, terminare quello che ho cominciato. Dopo comincerò altre cose che spero di portare a termine bene.
Voglio finire questa lettera con una frase del teatro che, guardando indietro a quello che è stato il mio percorso, ritengo sia vera: SI PUÓ CAMBIARE!
Credo di aver già fatto un pezzo di strada, spero di farne ancora molta e non guardarmi indietro mirando dritto alle mete che mi sono prefisso.
Spero che tutte queste non siano solo parole che il vento porterà via, ma spero che questa lettera e queste mie parole si trasformino in azioni, in cose fatte e credo che con l’aiuto di Dio, dei miei educatori e delle persone che mi vogliono bene ce la farò…
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Bueno, quiero describir la aventura que vivi en caravana.
Yo la empece un poco tarde exactamente 5 dias despues del grupo. Tenia que asistir a la universidad, por esto motivo pence un mes antes de no ir, no queria ir siempre puse scusa, pero no se si era el destino mio ir, a fue mis educatores que siempre me decian que tenia que ir, y que me fui.
Llegue y pense que estoy haciendo aqui la verdad no queria, pero ni modo ya estaba montado en el cavallo, tenia que apprender a montarlo. Bueno, en el momento de llegar no sabia darle sentido a la caravana no sabia lo que iba a vivir, en esta experiencia aprendir a compartir un poco mas con el grupo, conocì mas a mi companeros. Primaro, tambien experimente emociones que si la he sentido, pero no en tan poco tiempo cambio de animo ha menudo, cagada como siempre tengo que hacera, y en caravana no fue la exeption, si no la hicieran no fuera yo.
Tambien me hizo cambiar muchos piensamentos que traia con migo ya de mucho tiempo atras, no me arrepiento de lo vivido en caravana, creo que si no hubiece, ido a la vuelta del norde de Honduras, ya no estubiera aqui, porque ya tenia planes de irme a mi casa, de afrontar mis miedos. Tambien fue en caravana comprendi que me hace falta mucho que seguir en este camino que escogi, y que si quiero ser la persona que deceo, tengo que hacer mucho mas de lo que he hecho hasta el momento. He aprendido a confinar en mi, a decidir lo que quiero. Creo que despues de la caravana he venido un poco mes fuerte bueno eso creo yo hay que ver lo que dice los educatores, Nico, Roberto y Vittorio, ellos son lo que saben. Tambien aprendì a valorar lo que tenemos, sea mucho o poco para algunos pero est nuestro, porque estubimos en lugares que ni por cerca se compara a “casa Juan Pablo II”. He aprendido a relacionarme tube buena amistades en caravana que me llenaron de alegria e tambien de trasteza, porque aveces es malo apegarse a las personas y despues separarse pero tambien eso nos hace ser fuerte. La verdad, despues tanto que no queria ir termine aproveciando la oportunidad para vivir tantas cosas que quedaran grabadas en mi mente y se que al tiempo me van a sirvir para futuro. Creo que la caravana ha sido la mejores experienca que he vivido en mi programa. Ahora solo espero con ansias el teatro, terminar algo que enpece. Despues empezare otra cosa que espero terminarla tambien, creo que apesar de lo que he sido en mi programa me quedo con la frase del teatro : SE PUEDE CAMBIAR, y creo que algo lo he conseguido, espero cambiar mucho mas y no mirar atrs solo seguir mis metas que me he propuesto y que me faltan por acer. Espero no ser solo palabras espero que no se la lleve el viento, mes bien espero que toda esta letera y palabras se plasmen en hecho y creo que con la ayuda de dios, los educatores, la gente que me quiere y mi mismo lo hare……………
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