Eccoci qui, pronti per la partenza, preparati? Sicuramente pronti all’imprevisto, all’inaspettato, pronti a tornare e vivere da quel momento in poi il viaggio. Il corso di formazione si è concluso la scorsa settimana, dopo un anno di incontri, e-mails, telefonate, decisioni, scelte, laboratori e tutto quello che ci è saltato in mente, abbiamo marciato tra Perugia e Assisi, visitato scuole, università. Abbiamo raccontato dei nostri viaggi e di quello che per noi significa essere educatori ed educatrici senza frontiere, abbiamo scritto e meditato, sbagliato e pianto, riso e preso l’ennesimo aereo ed oggi siamo qui, pronti.
Partirà il primo gruppo, Buenos Aires, Argentina, collaboreremo con un gruppo di educatori ed educatrici che vivono ed operano nel quartiere di Laferrere nella periferia della città. Il quartiere è situato lungo la ferrovia dove i ragazzi vivono la strada e lo fanno attraverso quello che strada offre o quello che la strada insegna. Gli educatori senza frontiere collaboreranno con i centri aggregativi ed organizzeranno unitamente al personale locale, dei momenti di formazione attraverso scambi e seminari.
L’america Latina accoglierà poi gli ESF anche in Paraguay, vicino a Ciudad del Este, dove vivranno a stretto contatto con i ragazzi della casa di accoglienza, con loro saranno protagonisti di giornate di animazione e scambio formativo con gli educatori locali.
I viaggi latinoamericani continuano in Brasile nella città di Porto Alegre e specificamente nel quartiere di Restinga. Da alcune settimane due educatrici sono tornate dopo tre mesi di permanenza, i loro racconti durante le giornate di formazione hanno fatto venir voglia di partire al gruppo, Claudia tornerà per la seconda volta in Brasile, è importante per le educatrici tornare in luoghi già conosciuti, incontrare “vecchie” conoscenze, sentirsi parte di qualcosa. Il centro infanzia e gioventù accoglierà le educatrici per tre settimane e si occuperanno di affiancare gli educatori del centro nelle attività quotidiane, una delle nostre responsabili di sede, incaricata di accompagnare il gruppo, continuerà la formazione e lo studio di fattibilità relativo alla possibile apertura di una comunità per minori con problemi di tossicodipendenza che sorgerà nella zona di Restinga. L’Uruguay vedrà uno dei nostri educatori in avanscoperta, scopriremo quello che scoprirà al suo ritorno! L’Honduras è il luogo dove una delle nostre case vive e prolifica ormai da più di un anno. Gli educatori saranno ospiti per quattro settimane e saranno coinvolti nelle attività della casa e nelle visite ai barrios adiacenti dove potranno passare un po’ di tempo con i bambini delle zone meno centrali della cittadina di El Paraiso. Continueranno anche i momenti formativi per la rete di trabajadores sociales presenti sul territorio, dopo il lavoro sociale (Trabajo social y redes) si approfondiranno tematiche più legate alla prevenzione (Habilidades de la vida y prevencion).
Se ci spostiamo verso il continente africano e arriviamo fino all’isola del Madagascar potremmo avere la possibilità di notare uno strano gruppo dotato di “tremenda voglia di vivere” che, munito di biciclette di non ultima generazione, attraverseranno per seicento chilometri la terra rossa di Madagascar in quella che è ufficialmente la “carovana internazionale”. In questa carovana sono coinvolti 4 educatori senza frontiere 1 volontario exodus che guiderà il gruppo 5 ragazzi di Ambalachilonga e 5 ragazzi delle comunità italiane.
Questo gruppo d’eccezione viaggerà su due ruote per due settimane, perché si festeggiano i 25 anni di Exodus, i 5 anni di ESF, ma soprattutto i 10 anni di Ambalaki e di tutte le storie che si sono succedute, per quello che è cambiato in noi in questo tempo, per tutto quello che ancora cambierà.
Al termine della carovana ci sarà per tutti una settimana di volontariato, settimana in cui il gruppo continuerà a camminare usando mezzi differenti.
Il Sudafrica è una terra che ci accoglie per la prima volta, Irene è tornata da pochi giorni e ci ha raccontato di una terra dalle grandi potenzialità, dai molti punti di domanda e dalle grandi contraddizioni, quattro ESF partiranno in agosto, anche da loro ascolteremo e con loro progetteremo.
Che dire? Un’estate corposa, interessante, viaggiante. Vi racconteremo di noi, delle strade, dei volti, delle domande…
Un saluto, a presto.
Partirà il primo gruppo, Buenos Aires, Argentina, collaboreremo con un gruppo di educatori ed educatrici che vivono ed operano nel quartiere di Laferrere nella periferia della città. Il quartiere è situato lungo la ferrovia dove i ragazzi vivono la strada e lo fanno attraverso quello che strada offre o quello che la strada insegna. Gli educatori senza frontiere collaboreranno con i centri aggregativi ed organizzeranno unitamente al personale locale, dei momenti di formazione attraverso scambi e seminari.
L’america Latina accoglierà poi gli ESF anche in Paraguay, vicino a Ciudad del Este, dove vivranno a stretto contatto con i ragazzi della casa di accoglienza, con loro saranno protagonisti di giornate di animazione e scambio formativo con gli educatori locali.
I viaggi latinoamericani continuano in Brasile nella città di Porto Alegre e specificamente nel quartiere di Restinga. Da alcune settimane due educatrici sono tornate dopo tre mesi di permanenza, i loro racconti durante le giornate di formazione hanno fatto venir voglia di partire al gruppo, Claudia tornerà per la seconda volta in Brasile, è importante per le educatrici tornare in luoghi già conosciuti, incontrare “vecchie” conoscenze, sentirsi parte di qualcosa. Il centro infanzia e gioventù accoglierà le educatrici per tre settimane e si occuperanno di affiancare gli educatori del centro nelle attività quotidiane, una delle nostre responsabili di sede, incaricata di accompagnare il gruppo, continuerà la formazione e lo studio di fattibilità relativo alla possibile apertura di una comunità per minori con problemi di tossicodipendenza che sorgerà nella zona di Restinga. L’Uruguay vedrà uno dei nostri educatori in avanscoperta, scopriremo quello che scoprirà al suo ritorno! L’Honduras è il luogo dove una delle nostre case vive e prolifica ormai da più di un anno. Gli educatori saranno ospiti per quattro settimane e saranno coinvolti nelle attività della casa e nelle visite ai barrios adiacenti dove potranno passare un po’ di tempo con i bambini delle zone meno centrali della cittadina di El Paraiso. Continueranno anche i momenti formativi per la rete di trabajadores sociales presenti sul territorio, dopo il lavoro sociale (Trabajo social y redes) si approfondiranno tematiche più legate alla prevenzione (Habilidades de la vida y prevencion).
Se ci spostiamo verso il continente africano e arriviamo fino all’isola del Madagascar potremmo avere la possibilità di notare uno strano gruppo dotato di “tremenda voglia di vivere” che, munito di biciclette di non ultima generazione, attraverseranno per seicento chilometri la terra rossa di Madagascar in quella che è ufficialmente la “carovana internazionale”. In questa carovana sono coinvolti 4 educatori senza frontiere 1 volontario exodus che guiderà il gruppo 5 ragazzi di Ambalachilonga e 5 ragazzi delle comunità italiane.
Questo gruppo d’eccezione viaggerà su due ruote per due settimane, perché si festeggiano i 25 anni di Exodus, i 5 anni di ESF, ma soprattutto i 10 anni di Ambalaki e di tutte le storie che si sono succedute, per quello che è cambiato in noi in questo tempo, per tutto quello che ancora cambierà.
Al termine della carovana ci sarà per tutti una settimana di volontariato, settimana in cui il gruppo continuerà a camminare usando mezzi differenti.
Il Sudafrica è una terra che ci accoglie per la prima volta, Irene è tornata da pochi giorni e ci ha raccontato di una terra dalle grandi potenzialità, dai molti punti di domanda e dalle grandi contraddizioni, quattro ESF partiranno in agosto, anche da loro ascolteremo e con loro progetteremo.
Che dire? Un’estate corposa, interessante, viaggiante. Vi racconteremo di noi, delle strade, dei volti, delle domande…
Un saluto, a presto.
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